venerdì 15 febbraio 2019

Tylor, Boas, Malinowski, Durkheim, Mauss, Mead

Tylor:

In età illuminista inizia la riflessione antropologica con l'interesse per gli altri popoli. Dopo il movimento romantico si concentrò sulle culture e tradizioni europei.
secondo Tylor la cultura non è solo l'insieme di credenze, conoscenze, sviluppi artistici di un  popolo, ma anche un insiem e di attitudini, capacità e concezioni presenti in tutti i popoli.

Boas:

Il contatto con un numero sempre maggiore di popoli indusse però gli antropologi della fine dell'ottocento ad abbandonare le idee evoluzioniste a favore di un atteggiamento più aperto
Si affermò il particolarismo storico, di cui fu capostipite Franz Boas, che studiava ogni cultura nella sua specificità

Malinowski:  

L'etnografia "sul campo" conobbe un grande sviluppo allo scopo di conoscere meglio i popoli sottoposti al dominio britannico convivendo insieme a loro, per cogliere meglio il punto di visto.

Durkheim:

Emile Durkheim individuò due tipi di solidarietà sociale: meccanica e organica. Tipiche rispettivamente delle società basate sui legami di parentela e delle società basate sul contratto.

Mead:

si concentrò sui popoli del Pacifico. Nel 1928 pubblicò i risultati dei suoi studi sugli adolescenti delle isole Samoa. Mead dimostra che i pro9blemi legati all'adolescenza non sono fisiologici ma bensì legati all'educazione sbagliata.
Mead scrisse altri libri su questa linea  fra cui Maschio e Femmina, dove afferma che le differenze tra i due sessi non son o un prodotto della diversa fisiologia ma il prodotto dell'educazione. 

giovedì 14 febbraio 2019

What is culture? (antropologia)


What is culture? di Bronislaw Malinowski.


 Per Malinowski la cultura è un secondo ambiente : un complesso di istituzioni, idea, tecniche, credenze degli esseri umani creano per rispondere ai bisogni fondamentali della loro vita. Queste creazioni corrispondono a una serie di norme, quali possono essere l'economia, la parentela, l'educazione, la politica ecc. Tutte queste attività danno vita a degli imperativi
strumentali, nel senso che gli esseri umani devono comportarsi in alcuni modi piuttosto che in altri, per adeguarsi alle aspettative sociali. Vi sono gli imperativi integrativi, che consentono appunto di integrare i comportamenti in vista si uno scopo. Tali imperativi sono la religione, la magia e la conoscenza, ognuna delle quali dà risposte a problemi differenti.

venerdì 8 febbraio 2019

Max weber (Sociologia)

Max Weber (1864-1920) pone al centro della sua attenzione la nascita del capitalismo e dell'economia industriale.

 La razionalizzazione:

 Da sempre l'umanità cerca di spiegarsi ciò che accade intorno attribuendo gli eventi delle cause  a dei motivi. Mentre il primitivo ciò che non riusciva a spiegare a delle forze oscure e sovramondane. L'uomo razionalizzato pensa che  nulla sia inspiegabile.

 Secolarizzazione:

vi è una progressiva secolarizzazione della società, cioè la perdita di valore delle credenze religiose e superstiziose tradizionali a vantaggio più laici e razionali. 

L'agire sociale:

  • azione affettiva------>azioni che soddisfano 7un bisogno , un  desiderio, un affetto
  • azione tradizionale-------> azioni compiute per abitudine
  • azione razionale---->azioni orientate da una riflessione razionale

La società è il risultato delle azioni individuali solo nella misura in cui ciascuno tiene conto dell'azione dell'altro e le attribuisce un senso.

Il potere:

Si chiama potere la capacità di far sì che gli altri agiscano secondo i nostri desideri.

lunedì 4 febbraio 2019

Umanisti italiani ed europei (pedagogia)

I capisaldi della pedagogia umanistica:
  • l nuova concezione della natura e dell'esperienza.
  • il "realismo" politico.
  • L'intellettuale umanistico era alla ricerca della verità al di là di qualsiasi dogmatismo.
  • orientamento al futuro.
  • creatività e autonomia.
Una scuola a tempo pieno:

Degli umanisti che raccolsero attorno a se  ragazzi di tutte le età organizzarono delle strutture residenziali, la più famosa è la Ca' Zoiosa di Vittorino da Feltre. In esse gli insegnanti vivevano a stretto contatto con gli allievi.

Leon Battista Alberti  e l'educazione familiare:
Il suo nome è legato all'ampio trattato della famiglia (1433-1434 e  1441).
La famiglia è il luogo della prima formazione, tra il '400 e il '700 la famiglia si appropriò sempre di più di educare i suoi membri.
Alberti celebra la virtù pratica, l'esercizio e l'applicazione in ogni ambito dell' esistenza  della quotidianità poi agli interessi economici e al lavoro senza trascurare la dedizione al bello e all'arte.
Al centro del discorso pedagogico di Alberti c'è l'autorevolezza delle figure genitoriali.